Per restare al sud

“Resto al Sud” è l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani nelle regioni del Mezzogiorno. Con questa misura è possibile avviare iniziative imprenditoriali per:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone
  • turismo

Sono escluse dal finanziamento le attività agricole, libero professionali e il commercio.

Sono ammissibili le spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.

Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:

  • contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo
  • finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi

Ogni soggetto richiedente può ricevere un finanziamento massimo di 50 mila euro.

L’importo può arrivare fino a 200 mila euro con l’aggregazione di più richiedenti per progetto.

Resto al sud è un incentivo a sportello: le domande vengono esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo.

La dotazione finanziaria complessiva è di 1.250 milioni di euro.

Leggi il Regolamento attuativo – Decreto 9 novembre 2017, n.174