Fatturazione elettronica: quando diventa obbligatoria e come fare?

La Legge di Bilancio 2018 e le successive modifiche hanno stabilito che dal 1 gennaio 2019 la fatturazione elettronica diverrà obbligatoria per tutte le cessioni di beni e per le prestazioni di servizi eseguite tra privati residenti stabiliti o identificati in Italia.

Sono esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica i soggetti che applicano il regime forfettario o il regime fiscale di vantaggio.

Contestualmente alla obbligatorietà della fatturazione elettronica verrà meno l’obbligo del cosiddetto spesometro, ovvero quello strumento che oggi obbliga le partite IVA a comunicare l’elenco di tutte le fatture emesse e ricevute.

Le sanzioni previste per le imprese inadempienti sono le medesime previste per le violazioni di obblighi relativi alla documentazione, alla registrazione e all’individuazione di operazioni soggette a IVA, ovvero un ammontare che spazia dal 90% al 180% dell’imposta con un minimo di €500 e da €250 a €2.000 se la violazione non incide sulla corretta liquidazione del tributo.

La fatturazione elettronica può rendere più efficienti i processi aziendali, ma come ogni novità tecnologica deve vincere resistenze e approcci che ne ritardano l’inserimento. I sistemi informativi aziendali offrono diverse valide soluzioni.

Anche l’Agenzia dell’Entrate mette a disposizione un’applicazione web completamente gratuita che le aziende possono utilizzare per operare correttamente tramite la fatturazione elettronica, non solo per quel che riguarda la generazione delle fatture in modalità informatica, ma anche per quanto concerne la loro trasmissione e la loro archiviazione.